Identico contesto del progetto "sans débit", si applica solamente una banale traslazione: i corpi sono spogli. Difficile ora posare davanti alla macchina. I modelli lo sanno: sarà un'immagine mancata, spazio nero ma il loro corpo lo occuperà, diventerà pubblico.
Era il tempo, la sua assenza, ad oscurare la fotografia. Ora che l'immagine è diventata corpo anche la cortina che la nasconde diventa altro.
Infiniti canoni culturali ci indicano le regole. Relazioni che con internet, globale e unificante, si ridisegnano.
Stare alle regole, ribellarsi e lottare: atteggiamenti opposti ma che nel corpo si ripercuotono, oppresso o minacciato. Chi è libero nella scelta può farsi ritrarre e decidere a chi prestare il proprio corpo.
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The same context of the project “sans débit”, except for a simple shift: the bodies are bare. Posing for the camera is now more difficult. The models know it: it will be a missed image, a black space, but their bodies will occupy it, they will become public.
It was the time, the lack of it, to obscure the photo. Now that the image has become body, also the curtain that conceals it becomes something else.
Endless cultural canons dictate their rules. But all these relations are being redesigned by internet, both global and unifying.
Conform to the rules, rebel and fight: opposite behaviours, yet both affect the body, oppressed or threatened. Those who have the freedom of choice can have their portraits taken and decide whom to dedicate their bodies.
